In Ayurveda, anupana, अनुपान, è un veicolo, un mezzo, con cui assumere le medicine, ma anche il cibo. Può essere tradotto come “adiuvante”. La parola anupana è formata da anu, “dopo”, “durante”, “vicino a“ e pana, “bevanda”, “protezione”, “difesa”.
In più utilizzati sono:
Funzioni
Gli anupana non sono solo un veicolo per le medicine, ma possiedono essi stessi un’azione terapeutica. Hanno i seguenti effetti:
- accelerano l’azione della medicina principale
- danno un sostegno addizionale alla terapia, cioè ne amplificano l’effetto
- aumentano l’assimilazione e la messa in circolo del medicamento
- riducono gli effetti indesiderati di alcune medicine – in questo caso l’anupana stempera certi aspetti eccessivi di minerali o di piante
- prevengono uno squilibrio degli altri Dosha, quando se ne tratta uno specifico
L’arte dell’uso dei veicoli in medicina è propria della Medicina Ayurvedica ed è un’arte praticamente assente nella fitoterapia occidentale, in cui si valutano più i mezzi di estrazione (alcol, acqua, vino, olio, aceto, ecc) dei principi attivi che i veicoli di somministrazione.
Anupana e squilibrio dei Dosha
L’anupana può essere scelto in base alla predominanza del Dosha in alcune condizioni morbose:
- Disordini VATA – l’anupana deve essere untuoso e caldo
- Disordini PITTA – l’anupana deve essere dolce e freddo
- Disordini KAPHA – l’anupana deve essere secco e caldo.
E’ il medico ayurvedico che decide quale anupana utilizzare, dopo aver valutato la costituzione del paziente e la condizione contingente dei tre Dosha. L’anupana ha effetti multidimensionali, agisce come un nutriente, stimolante, preventivo e curativo.
Dr Francesco Perugini Billi©copyright
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