Chiamato Tandulodaka, è un semplice e tradizionale rimedio ayurvedico.
E’ indicata principalmente per ridurre la sensazione di calore e bruciore nel caso di febbre, gastrite, o in persone che lavorano sotto il sole, d’estate, ecc…in generale, nelle condizioni Pitta.
Il momento migliore per assumere una tazza di acqua di riso, proprio all’inizio delle ore Pitta della giornata – che vanno dalle 11 alle 14, quando il sole è nel punto più alto della sua parabola – quindi, iniziare verso le 11.
Quale tipo di riso?
Vanno bene tutti, anche se il riso rosso è il migliore, se vecchio di un anno, ancora meglio. Il riso deve essere crudo. Va bene anche il riso spezzato. E’ bene usare il riso biologico. Il contenitore dove mettere acqua e riso a macero, può essere di acciaio o meglio di coccio, mai di alluminio!
Si prepara con una 1 parte di riso e 8 di acqua. Poi si lascia posare per 2-6 ore e poi si filtra. Prima di filtrare, pestare il riso per 2-3 minuti.
Tradizionalmente, l’acqua di riso ha anche una applicazione cosmetica, perché ammorbidisce, nutre e reidrata la pelle e capelli:
- alla fine di una giornata di lavoro, può essere usata per lavarsi il viso;
- come impacco dopo aver usato lo shampoo: tenere per 20 minuti e poi sciacquare delicatamente. Districante, ammorbidente, migliora la lucentezza, rafforza i capelli. Contiene amminoacidi, vitamine B ed E, minerali ed antiossidanti.
E’ anche usata come veicolo (anupana) nella somministrazione di erbe e minerali.
Dr Francesco Perugini Billi©copyright
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